Questo
libro è un viaggio nel tempo lungo i vasti spazi dell’Asia islamica
attraversati dalle rotte della Via della Seta terrestre. Comunemente
l’espressione Via della Seta evoca poco più che la Cina, Venezia e i
viaggi dei Polo, ma in realtà era ben altro: uno spazio geografico di
migliaia di chilometri, teatro di eventi di una storia ancora poco nota,
abitato da popoli di diverse culture e diverse lingue, percorso da
uomini e merci, da idee e conoscenze, religioni e sistemi di pensiero;
solcato da carovaniere su cui viaggiavano anche gli strumenti della
conoscenza, i libri e i manoscritti.
Proprio sulle tracce di alcuni di questi documenti, dall’Egitto al
Kashmir attraverso il Vicino Oriente, l’Iran, l’Uzbekistan, il Xinjiang,
dal Mediterraneo fino all’Occidente della Cina, questo libro costruisce
un percorso a ritroso nel tempo, nella storia e nella cultura di quei
popoli, mappando una “Via dei Codici” lungo i secoli dal XIV al XIX,
nello spazio asiatico delle civiltà islamiche araba, turca e persiana.
Nell’Asia Centrale, culla misconosciuta di civiltà, i manoscritti scelti
come testimoni, parlano di filosofia e di religione, di poesia e di
politica, dell’antica cosmografia e di astronomia, e sondano anche gli
oscuri territori della magia e dell’alchimia: tutto ciò che a occhi
europei è stato ed è il “misterioso Oriente”.
Alessandro Balistrieri (1976) è un consulente bibliografico. Si occupa
principalmente di manoscritti arabi e persiani in qualità di esperto.
Collabora da vari anni con lo Studio Solmi.
Giuseppe
Solmi (1956) è libraio antiquario e titolare dello Studio Bibliografico
Giuseppe Solmi, specializzato in manoscritti occidentali e orientali di
epoca medievale.
Daniela Villani (1957), architetto, svolge la libera professione e
collabora da tempo con lo Studio Solmi occupandosi della sezione
artistica.