31 maggio, ore 18.00

Luigi Barzini, Nell’Estremo Oriente, presentazione della nuova edizione di Luni Editrice

Biblioteca del Pime, via Mosè Bianchi 94 – Milano

Per il ciclo UN LIBRO UNA FINESTRA APERTA

In Biblioteca Pime, il 31 maggio 2018, ore 18.00, presentazione della nuova edizione del volume di Luigi Barzini, NELL’ESTREMO ORIENTE, recentemente pubblicato da Luni Editrice a cura di Isabella Doniselli Eramo.

Locandina con il programma completo in allegato

Approfondimenti

IL LIBRO – nuova edizione a cura di Isabella Doniselli Eramo per Luni Editrice - raccoglie le corrispondenze inviate da Luigi Barzini dalle zone della guerra dei Boxer e pubblicate sul Corriere della Sera tra il luglio 1900 e il marzo 1901.

Quello di Barzini è uno sguardo nuovo e molto moderno su una civiltà “altra”, ma non per questo meno raffinata, antica e degna di tutto rispetto; uno sguardo a quei tempi controcorrente che ancora oggi dovrebbe essere un modello di approccio corretto all’altro. In quest’ottica la Biblioteca del Pime organizza la presentazione del volume e nella stessa prospettiva ICOO ne ha suggerito e sostenuto la ripubblicazione.

Barzini è in Cina alla fine di luglio del 1900. Ha 26 anni ed è al suo primo incarico impegnativo. Animato da un giovanile spirito patriottico e aggregato al contingente italiano, Barzini arriva a Pechino in piena crisi dei Boxer. Con fine capacità giornalistica descrive nei dettagli gli avvenimenti delle giornate cruciali dell’assedio delle Legazioni. Poi si muove per Pechino ed è tra i primi a rendersi conto della vera realtà dei fatti. Sicuramente è il primo – voce fuori dal coro - a denunciare apertamente sul Corriere della Sera, l’infondatezza dei tanti pregiudizi che hanno animato l’intervento occidentale in Cina e l’inutilità di tante carneficine e distruzioni commesse dalle truppe occupanti sui civili indifesi e sulle opere d’arte: «I barbari siamo noi» scrive.

A conferma dei suoi dubbi, si dilunga a descrivere la vita quotidiana degli abitanti di Pechino subito dopo la fine dei disordini, evidenziandone l’operosità, la cortesia, la bellezza delle produzioni artistiche e artigianali. Ne descrive feste, riti funebri e cerimonie, sottolineandone la dignitosa solennità e l’elegante accuratezza. Un invito, per i lettori suoi contemporanei, a guardare con spirito nuovo e con nuova attenzione alle culture extraeuropee.